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Informazioni per il paziente
L'esame ecografico | Ecografia con mezzo di contrasto (CEUS) | Ecografia con studio delle anse intestinali

Ecografia con mezzo di contrasto (CEUS):

In cosa consiste l'esame
L’utilizzo del mezzo di contrasto ecografico (Sonovue) consente di aumentare il potere diagnostico dell'ecografia. Tale mezzo di contrasto, dopo l’iniezione endovenosa, solitamente effettuata attraverso una vena del braccio, raggiunge rapidamente gli organi da valutare consentendo al medico ecografista di analizzare il comportamento contrastografico dinamico di eventuali lesioni focali o alterazioni sospette e permettendo di identificarne la natura (maligna o benigna) o di suggerire la necessità di ulteriori valutazioni di imaging o il ricorso all’accertamento bioptico.
La somministrazione del mezzo di contrasto viene effettuata dopo che il medico ecografista ha preventivamente individuato e visualizzato in modo ottimale la lesione da studiare all'ecografia di base. Dopo la somministrazione del mezzo di contrasto l’esame dura circa 4 minuti durante i quali il mezzo di contrasto sarà rapidamente eliminato attraverso il respiro.

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Indicazioni più frequenti:
  • Caratterizzazione e studio di alterazioni focali o diffuse di varia natura (oncologica, infettiva, ischemica ecc) di riscontro alla valutazione ecografica basale o ad altre metodiche di imaging, come ad esempio la tomografia computerizzata o la risonanza magnetica nucleare, il cui esito sia risultato non conclusivo o ove comunque lo specialista ravveda la necessità di procedere ad un'ulteriore valutazione di conferma con una seconda metodica di imaging.
  • Sorveglianza di lesioni focali sospette o di lesioni tumorali già sottoposte a trattamento per identificare eventuali recidive.
  • Studio della vascolizzazione dei parenchimi addominali o di eventuali lesioni focali, valutazione dei rapporti di eventuali tumefazioni o raccolte con le strutture vascolari (ad esempio valutazione di eventuali ematomi riforniti)
  • Rilevazione o “detection” di eventuali lesioni focali epatiche, anche di piccole dimensioni, in pazienti con patologia oncologica.

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Vantaggi:
  • Visualizzazione in tempo reale della distribuzione del mezzo di contrasto a livello della lesione in studio con possibilità di ottenere una caratterizzazione immediata o di poter indirizzare rapidamente il paziente agli eventuali successivi accertamenti diagnostici (TC, RMN, Biopsia epatica ecc).
  • Il mezzo di contrasto ecografico non è eliminato per via renale e può essere utilizzato in sicurezza in paziente con insufficienza renale anche avanzata, esso viene infatti eliminato rapidamente mediante la respirazione.
  • L’esame non prevede l’esposizione a radiazioni ionizzanti e può essere ripetuto ogni volta che sia ritenuto necessario (ad esempio a scopo di monitoraggio ravvicinato).
  • L’esame consente la visualizzazione di lesioni focali molto piccole, anche inferiori ai 10 mm, talora non evidenziabili all’ecografia di base o con le altre metodiche di imaging (TC o RMN).

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Limiti:
  • L’esame può essere meno efficace in presenza di elevata impedenza acustica dipendente dall’habitus del paziente (es. grave obesità) o dalla presenza di importante meteorismo con conseguente scarsa qualità dell’immagine all’ecografia di base (in tal caso la qualità dell’immagine può essere notevolmente migliorata da un’adeguata preparazione antimeteorica).
  • L’esame ha un efficacia ridotta, soprattutto nello studio dei piani più profondi del fegato, in presenza di una concomitante steatosi epatica di grado severo.

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Controindicazioni:

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